Pulizia intestinale: la base della salute dell’intero organismo - Parafarmacia San Giacomo

Pulizia intestinale: la base della salute dell’intero organismo

Pulizia intestinale: la base della salute dell’intero organismo

pulizia intestinale

La pulizia intestinale è alla base della salute dell’intero organismo

 

Quotidianamente investiamo tempo e risorse per la pulizia esterna del corpo, trascurando quella intestinale.

Perché dovremmo prenderci cura dell’intestino? Perché dall’equilibrio dei microrganismi che lo popola dipende la nostra salute.

 

L’INTESTINO E LA NOSTRA BARRIERA DIFENSIVA

Si tratta di una superficie del nostro corpo grande come un capo da tennis: oltre 300 metri quadri di tessuti popolati da miliardi di microrganismi, una comunità che si rinnova ogni giorno, vivendo in perfetto equilibrio.

La funzione primaria dell’intestino è quella di processare il cibo, rendendo disponibili i nutrienti presenti in esso, assorbirli ed eliminare le tossine.

L’intestino svolge funzioni fondamentali per il nostro organismo ed entra spesso in contatto con “sostanze velenose” che possono alternare l’equilibrio e compromettere il corretto funzionamento.

Come ricordato nelle puntate precedenti, questa comunità di microrganismi funge da barriera difensiva, ci protegge dalle infezioni e, interagendo direttamente con il sistema immunitario, ne modula l’attività.

Ma non solo: questi straordinari microrganismi producono vitamine indispensabili per la nostra salute e ci permettono di assorbire correttamente ferro, calcio e magnesio.

Oltre a ciò, è capace di produrre sostanze in grado di influenzare comportamento e umore.

 

pulizia intestinale

 

 

COSA ALTERA L’EQUILIBRIO INTESTINALE E QUALI SONO LE CONSEGUENZE?

Abitudini scorrette, farmaci, alimenti, additivi chimici alterano l’equilibrio della comunità microbica intestinale, portando ad una crescita incontrollata di microrganismi patogeni e pericolosi, a discapito dei “batteri amici”.

Questa perdita di equilibrio, oltre a compromettere la capacità digestiva, porta a gravi conseguenze per la nostra salute: inizialmente si manifestano problemi locali che possono però rapidamente coinvolgere altri distretti corporei e che, se protratte nel tempo, possono cronicizzare.

Scopriamo insieme quali sono i fattori che causano la perdita del suo naturale equilibrio e come possiamo ripristinare l’ordine e la pulizia in modo sicuro e naturale, per tornare a stare bene.

 

COSA COMPROMETTE L’EQUILIBRIO INTESTINALE?

1. Gli antibiotici rientrano tra i fattori che possono minare l’equilibrio della comunità batterica.

Questi farmaci possono essere assunti non solo come terapia ma anche inconsapevolmente attraverso il consumo di alimenti di origine animale e suoi derivati (carne, latticini e uova).

Questi famaci colpiscono indiscriminatamente tutti i batteri presenti nel nostro intestino indebolendo la flora microbica benefica. La situazione di disequilibrio che viene a crearsi apre la strada alla proliferazione incontrollata di batteri patogeni.

Ancor più grave è lo sviluppo di “super batteri” determinato dall’assunzione continuata di antibiotici in basse dosi, resistenti a tutti i farmaci attualmente disponibili.

È chiaro dunque come la nostra alimentazione giochi un ruolo fondamentale nel mantenere in equilibrio ed in salute il nostro intestino e di conseguenza tutto il nostro organismo.

 

2. Anche l’alterazione dell’acidità gastrica può causare il disequilibrio della comunità microbica e compromettere sia la funzionalità digestiva sia quella sterilizzante che caratterizza l’intestino, portando all’instaurarsi di infezioni locali come quelle determinate dalla candida o da altri parassiti intestinali.

Quando l’armonia della flora microbica intestinale viene compromessa, in breve tempo il nostro organismo diventa più suscettibile alle malattie.

 

3. L’assunzione di zuccheri, carboidrati raffinati e l’eccesso di proteine animali nell’intestino portano ad una crescita incontrollata di batteri caratterizzati da un metabolismo fermentativo e che generano la produzione di grossi volumi di gas intestinali maleodoranti e l’infiammazione delle mucose.

 

4. Le abitudini alimentari scorrette come consumare i pasti frettolosamente incidono molto sull’equilibrio dell’ecosistema intestinale. Attraverso una masticazione frettolosa il cibo non viene correttamente frammentato ed i nutrienti non vengono processati dagli enzimi della saliva.

Inoltre, una masticazione insufficiente non stimola in modo adeguato la secrezione dei succhi gastrici a livello dello stomaco, indispensabili per digerire e sterilizzare il cibo prima che questo arrivi all’intestino.

 

5. Un’altra abitudine alimentare molto dannosa è il limitato consumo di cibi crudi, fibre e acqua in grado di garantire un sufficiente apporto di enzimi, particolari proteine indispensabili per la corretta digestione degli alimenti e presenti esclusivamente nei cibi crudi.

La cottura inattiva questi preziosi componenti.

Senza l’apporto degli enzimi il nostro corpo si trova costretto a doverli produrre aggravando il lavoro di pancreas e fegato.

 

6. Infine, bere poco non garantisce il giusto apporto di acqua ai tessuti  e non consente la corretta formazione delle feci, che si presentano dure e difficili da espellere e che, permanendo troppo a lungo nell’intestino, favoriscono la proliferazione batterica.

 

7. Esistono infine, anche delle componenti emotive psicologiche che possono compromettere l’equilibrio intestinale: la stretta connessione tra l’intestino e le strutture nervose che regolano la risposta alle tensioni rende questo organo molto sensibile a emozione e preoccupazioni.

Stress, ansia, ritmi frenetici, soprattutto se protratti nel tempo, portano ad alterazione della flora microbica e ad infiammazioni delle mucose intestinali.

 

8. Anche le vacanze e lunghi viaggi possono mettere a dura prova il nostro intestino e i microrganismi che lo popolano: il cambio di alimentazione, la maggior sedentarietà come la variazione dei ritmi di vita possono turbare la composizione della flora microbica residente nelle mucose e alterare la normale regolarità intestinale.

 

9. L’assunzione di alimenti non ben lavati o di bevande contaminate, può provocare episodi di diarrea ma anche pericolose infezioni intestinali.

 

Tutti questi fattori, così diversi fra loro, inevitabilmente portano ad un’unica pericolosa conseguenza: la perdita dell’equilibrio della flora microbica intestinale, una condizione che prende il nome di disbiosi e che analizzeremo insieme nel dettaglio per capire come affrontarla.

 

 

 

intestino sgonfio e gonfio

 

 

DISBIOSI: L’ORIGINE DELLE PROBLEMATICHE DI SALUTE

La disbiosi è un’alterazione della flora microbica che risiede nell’intestino.

Quando i microrganismi patogeni intestinali prendono il sopravvento sulla flora benefica, la nostra prima linea di difesa viene meno: il nostro sistema immunitario, privato di questa fondamentale componente, non è in grado di fare fronte agli attacchi a cui è continuamente sottoposto.

Questo si traduce nell’instaurarsi di infezioni sia a livello locale sia a carico di altri apparati, incluso quello respiratorio.

Inoltre i patogeni, proliferando eccessivamente, infiammano la mucosa intestinale e ne compromettono la funzione: l’infiammazione protratta nel tempo porta alla perdita della capacità di questo tessuto di agire da filtro selettivo. Ne consegue che elementi patogeni, tossine e molecole alimentari non correttamente digerite possano attraversare la mucosa, raggiungere il circolo sanguigno ed entrare così in contatto con le principali componenti del sistema immunitario, scatenando la sua reazione.

 

IL SISTEMA IMMUNITARIO COMPROMESSO

Giorno dopo giorno il sistema immunitario si trova ad essere continuamente sollecitato dalla presenza di queste sostanze: lo stato di allarme costante comporta un dispendio energetico gravoso sia per il sistema immunitario che per l’intero organismo, indebolito e non più in grado di difendersi adeguatamente quando viene aggredito, sia internamente che esternamente.

Ecco perché in caso di disbiosi siamo soggetti non solo a problematiche prettamente a carico dell’apparato gastro-intestinale (gonfiore, cattiva digestione, meteorismo, nausea, vomito, flatulenza, irregolarità e candidosi), ma anche infezioni che coinvolgono altri distretti anatomici (cistiti, candida vaginale, bronchiti, sinusiti).

Il peggioramento della condizione di disequilibrio porta a continue ricadute, recidive, fino alla cronicizzazione.

 

IL CIRCOLO VIZIOSO DELLA MEDICINA TRADIZIONALE

Purtroppo le cure tradizionali, anziché risolvere la situazione, spesso l’aggravano ancor di più.

La medicina ufficiale propone come soluzione l’uso di antibiotici di sintesi ad azione locale, i quali però non essendo selettivi, colpiscono tutti i batteri, patogeni e benefici, determinando l’impoverimento della flora microbica intestinale e peggiorando così la disbiosi.

Inoltre, in alcuni casi gli antibiotici vengono associati a famaci antinfiammatori non steroidei, i cosiddetti FANS, i quali, se da un lato riducono l’infiammazione, dall’altro disattivano i sistemi di protezione della mucosa gastrica, esponendo questo tessuto all’aggressione da parte di succhi gastrici acidi, indispensabili per la digestione.

Si innesca così un circolo vizioso dal quale è difficile uscire.

 

 

medicina tradizionale

 

 

ALTRE PROBLEMATICHE INTESTINALI

– La sindrome dell’intestino irritabile, a volte definita colite, è un’infiammazione delle mucose del colon che se non adeguatamente trattata può cronicizzare. Si presenta con dolore addominale associato a crampi, sensazione di gonfiore, accompagnati spesso a episodi di stitichezza o diarrea.

– Diverticolite, un disturbo caratterizzato dall’infiammazione dei diverticoli. I diverticoli si presentano come delle “sacche” e sono delle estroflessioni della mucosa che si formano nel colon o in altri punti dell’intestino in corrispondenza di zone di debolezza dello strato muscolare.

La diverticolite si presenta con dolore addominale, nausea, febbre, vomito e diarrea. Se non trattata può progredire e portare alla rottura della parte intestinale con il concreto rischio di andare incontro a peritonite e a sespi.

– La stipsi, infine, è un disturbo che colpisce  moltissime persone e che trova la sua origine proprio nel disequilibrio della flora microbica intestinale. Consiste nella ridotta frequenza della defecazione (meno di 3 evacuazioni alla settimana) associata a disturbi addominali legati ad una difficoltosa ed insufficiente evacuazione ed altri sintomi (gonfiore addominale, difficoltà digestive, diminuzione dell’appetito, alitosi associati in alcuni casi anche a mal di testa, insonnia, ortiche, eczemi ed acne).

 

LASSATIVI: RISOLVONO IL PROBLEMA?

In caso di stitichezza spesso si ricorre a lassativi, farmaci di sintesi o rimedi di origine naturale.

A seconda della loro modalità d’azione, i lassativi di sintesi vengono classificati come lassativi di massa i quali agiscono richiamando acqua ed aumentando così il volume delle feci, e lassativi di contatto o irritanti che, come dice il nome stesso, irritano i tessuti intestinali e aumentano sia la motilità sia la secrezione intestinale. Tra i lassativi di sintesi ci sono anche quelli emollienti o lubrificanti che facilitano il passaggio delle feci rendendole più morbide ed i lassativi osmotici la cui azione si basa sulla ritenzione di acqua nel colon.

I lassativi naturali, invece, si basano sull’azione di particolari attivi presenti in diverse specie di vegetali quali Senna, Cascara, Frangola, Rabarbaro, in grado di accumulare liquidi all’interno dell’intestino e modificarne la motilità.

Altri attivi naturali ad azione lassativa sono contenuti in alcuni oli vegetali come, ma non solo, l’Olio di ricino. In questo caso gli oli agiscono sulle mucose intestinali come veri e propri saponi, impedendo a questi tessuti di riassorbire l’acqua e i Sali minerali portando ad un accumulo di liquidi nell’intestino e aumentando di conseguenza la fluidità del contenuto intestinale.

Purtroppo i classici lassativi, sia di sintesi che naturali, sono aggressivi, irritano le mucose intestinali e nel tempo portano le persone che li utilizzano in un circolo vizioso: a differenza di quello che avviene con la normale defecazione che svuota solo il ratto terminale del colon, i lassativi svuotano l’intero contenuto del colon. Per questo motivo una volta assunti, sono necessari diversi giorni affinché si riformi un quantitativo di materiale sufficiente per la comparsa di un nuovo stimolo da evacuare.

Diverse persone interpretano questa condizione di assenza di stimolo come stitichezza e reagiscono con una nuova assunzione di lassativi. Il loro uso a ungo termine crea una vera e propria assuefazione: la muscolatura del colon perde la sua tonicità e di conseguenza anche la sua capacità di contrarsi naturalmente viene meno.
Le conseguenze possono essere un peggioramento della stitichezza oppure la diarrea cronica, crampi e dolori addominali.

 

 

fibre

 

 

E LE FIBRE?

Talvolta, per fare fronte agli episodi di stitichezza vengono consigliati gli integratori di fibra, sostanze naturali che al contatto con l’acqua si rigonfiano notevolmente, determinando un aumento della massa fecale e facilitandone l’espulsione. Purtroppo nemmeno queste sostanze, sebbene naturali e spesso considerate innocue sono prive di effetti collaterali: se assunte per lunghi periodi possono provocare una forma di dipendenza psicofisica.

Inoltre se utilizzate senza un adeguamento dello stile di vita, in particolare l’aumento del consumo di acqua, portano ad un peggioramento dei sintomi spesso associati alla stipsi come la flatulenza, il meteorismo e il gonfiore addominale.

Nei casi più gravi l’uso scorretto di questi integratori può portare alla creazione di veri e propri blocchi intestinali e a scompensi nutrizionali determinati da un alterato assorbimento di micronutrienti (in particolare ferro, zinco e rame).

 

Ormai è chiaro che per risolvere davvero le problematiche a carico dell’apparato intestinale così come di tutti gli altri distretti anatomici è indispensabile ricorrere ad un approccio che non si limiti ad agire sul sintomo, ma che abbia come obiettivo primario il ripristino l’equilibrio della flora microbica intestinale.

 

risolvere problema di stipsi

 

 

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